La valutazione e l’analisi dei rischi sul luogo di lavoro costituisce il primo passo per un’attività consapevole di prevenzione e cura degli infortuni e delle malattie professionali. Le fabbriche, gli uffici e tutti gli ambienti di lavoro, rappresentano, infatti, dei luoghi potenzialmente (molto) pericolosi per la salute e l’incolumità di lavoratori e terzi.
Per tale ragione, vanno sottoposti a controlli periodici specifici, così come prescritto dalla legge (vedi D.lgs. 81/2008 – “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro”).
La valutazione dei rischi è un’incombenza posta a carico del datore di lavoro, il quale è tenuto ad affidarne l’esecuzione ad equipe di esperti del settore (medici, chimici, ingegneri, tecnici etc.), appartenenti ad ambulatori di medicina del lavoro o ad altre strutture a ciò preposte.
Sono svariate, infatti, le fonti di pericolo per i dipendenti e per lo stesso datore di lavoro − ma anche per il pubblico, quando l’esecuzione delle mansioni lavorative coinvolga anche soggetti esterni all’azienda (si pensi, ad esempio, alla presenza di clienti nei negozi e negli uffici; oppure ai rapporti con i fornitori etc.).
Valutazione dei rischi sul luogo di lavoro: non solo in fabbrica!
Elementi di pericolo per la sicurezza e la salute del lavoratori non sono una prerogativa esclusiva degli stabilimenti industriali. Oltre i rischi connessi all’utilizzo dei macchinari, infatti, gli esperti hanno individuato diverse situazioni che meritano di essere monitorate e analizzate sui luoghi di lavoro. In particolare:
- Rischio vibrazioni meccaniche. I possibili danni delle vibrazioni prodotte dall’uso di strumenti meccanici è oggetto di un’apposita normativa (D.lgs. 187/2005), che impone ai datori di lavoro l’obbligo di rilevarne i livelli e valutarne l’impatto sul sistema mano-braccio (HAV) e sul corpo intero (WBV) dei lavoratori.
- Rischio chimico. Si definisce “rischio chimico” l’insieme dei potenziali effetti nocivi derivanti dall’esposizione o dal contatto con sostanze sintetiche presenti nell’ambiente.
- Rischio per rumore e/o impatto acustico. Il rumore elevato è una costante della maggior parte dei luoghi di lavoro − dalle fabbriche ai call center, dagli uffici pubblici alle aziende agricole, dai bar alle palestre. E purtroppo, è spesso causa della perdita dell’udito (che rappresenta, secondo le statistiche, circa ⅓ del totale delle malattie professionali). Oltre il rumore, va poi valutato, in alcuni casi, anche l’impatto acustico prodotto da talune realtà lavorative sull’ambiente circostante.
- Rischio di esplosione. Come da norme CEI EN 60079-10, Linee Guida CEI 31-35, la valutazione e l’analisi del rischio di esplosione devono essere condotte in tutti quei locali in cui la presenza di sostanze combustibili possa creare atmosfere esplosive.
- Rischio radon. Da non molti anni, si è presa coscienza della pericolosità del radon − un gas radioattivo inerte, inodore e incolore, che rappresenta un importante fattore di rischio per il cancro del polmone.
Per maggiori informazioni potete visitare i siti delle principali aziende che forniscono assistenza alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi:
- DVR Milano: Studiohs.it
- DVR Torino: G.D.M. Sanità
- DVR Italia: Gruppo Maurizi