Perché avere un sito internet non basta per essere visibili
Essere presenti su internet oggi è una necessità ma purtroppo non è sufficiente avere un sito per farsi trovare dai propri clienti. Ogni giorno ne vengono aperti migliaia in tutto il mondo e pubblicate online milioni di pagine nuove. Per un navigatore perdersi in questa immane quantità di informazioni, spesso caotiche, è sempre più facile. Se manca una strategia mirata, difficilmente qualcuno arriverà ad un determinato sito o questo comparirà nelle prime pagine dei principali motori di ricerca come Google. Per ovviare a questo problema, molte aziende e professionisti ricorrono ai sistemi a pagamento, come Google AdWords. Tuttavia è possibile adottare 5 semplici consigli per ottenere risultati senza spendere nulla.
1. Selezionare parole chiave competitive
Le parole chiave (keywords) sono fondamentali per migliorare la visibilità di un sito web su Google. La loro scelta dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere, in ogni caso devono essere competitive per risultare “visibili”. Se si opera in una nicchia è più facile trovarne con questo requisito; il discorso cambia se invece si opera su un mercato saturo, dove tutte le keywords significative sono ormai usate da tutti e da tempo.
Per calcolare la loro competitività si possono utilizzare dei tool on-line come seozoom o ahref analizzando le pagine che figurano nei primi 10 risultati di Google. Vale la regola che le keywords più competitive sono quelle più ricercate dagli utenti e pertanto riescono a generare più traffico. Quelle deboli possono essere utilizzate nel breve periodo, mentre nel lungo è necessario puntare sulle keywords competitive.
2. Ottimizzare la struttura del sito web
Un altro elemento strategico per un sito web è la sua struttura. Dovrebbe essere chiara, “strategica” e favorire la navigazione degli utenti. La home page è la pagina di presentazione di un sito, la più importante e, in quanto tale, deve essere associata a sua volta alla parola chiave più significativa (una o due al massimo). Per individuarla è necessario fare una ricerca e stilare una lista di quelle più ricercate su Google. Per esempio, un’azienda che si occupa di polizze auto, troverà che le keyword più importanti sono “assicurazione auto” (oltre 60 mila ricerche/mese), “assicurazioni on line” (oltre 40 mila ricerche/mese) e “preventivo assicurazione” (oltre 22 mila ricerche/mese).
Queste parole rappresentano ciò che realmente cerca (e desidera) il cliente, che sarà indotto a visitare il sito dove potrà trovarle. Per un efficace posizionamento il suo menu deve includere i link delle 4 pagine principali. Anche le altre pagine devono essere ottimizzate in base alle keywords presenti nella lista, ma in questo caso il lavoro sarà inferiore.
3. Ottimizzare i contenuti in chiave SEO
La strategia di ottimizzazione dei contenuti in ottica SEO è distinta in 2 parti: la prima interessa le pagine del sito e sarà definita “on site” (titoli, descrizioni, immagini, ecc.); la seconda riguarda le strategie “off site”, che saranno adottate al di fuori del sito (es. link building, social media strategy, ecc.).
L’ottimizzazione “on site” è semplice ed immediata: basta far comprendere a Google di cosa tratta il sito e per quali parole chiave è ottimizzato. Al tempo stesso non bisogna esagerare: troppe parole chiave oppure le stesse ripetute all’infinito potrebbero sortire l’effetto opposto. I testi devono essere redatti in modo scorrevole, con keywords inserite in modo naturale, per evitare che i lettori abbandonino il sito, facendolo precipitare nel ranking del motore di ricerca. Una soluzione è quella di creare un titolo accattivante, ma che contiene una keyword. Per esempio un titolo come “Polizza auto” non è efficace, mentre lo è “Assicurazione auto con sconto del 50%”. Il discorso vale anche per gli altri elementi con cui si personalizzano tutte le pagine. Puoi richiedere una consulenza seo a web2oltre.it per posizionare il tuo sito web su Google.it.
4. Link Building
Il link building efficace è la strategia più importante che differenzia un sito qualsiasi da uno di successo. Gli esperti concordano nell’affermare che per migliorare il posizionamento su Google la cosa migliore è inserire un link su un sito esterno. Ecco 7 modi per ottenere questi link.
a) Contenuto
I contenuti devono essere interessanti e sempre aggiornati. Se non lo sono, difficilmente gli utenti visiteranno il sito e nessuno lo suggerirà.
b) Link interni
Le pagine di un sito devono contenere al loro interno dei richiami (link) che rinviino alle altre. In tal modo gli utenti visiteranno più pagine e anche Google capirà quali sono le più importanti.
c) Commenti su siti e forum
Pubblicato il sito, è bene visitare anche gli altri che trattano lo stesso argomento e i forum tematici, per leggere gli articoli e lasciare un commento. Ovviamente deve essere pertinente, non spam. Alcuni permettono anche di inserire il proprio indirizzo internet.
d) Guest post
Questa sistema si riferisce alla possibilità di pubblicare i propri articoli su altri siti, in cambio di link diretti verso il proprio. Bisogna però attenersi alle regole stabilite dai diversi webmaster.
e) Video e articoli
Piattaforme come YouTube e Vimeo permettono a tutti di pubblicare gratuitamente video. Una volta inserito, basta mettere nella sua descrizione l’indirizzo internet del sito. Anche gli articoli restano una valida maniera per migliorare il posizionamento su Google. Ci si può affidare a una delle tante directory che ne consentono la pubblicazione su qualsiasi tema, anche qui inserendo il link diretto al sito.
f) Pdf
Questo metodo non è molto conosciuto ma è efficace. Esistono siti che permettono di pubblicare documenti in formato pdf a chiunque. Google riesce a leggerli e tiene conto dei link interni.
g) Directory a tema
Anche le directory tematiche si rivelano utili per segnalare un sito internet, specialmente alla propria nicchia di mercato.
5. Social Media Marketing
Per migliorare il posizionamento di un sito su Google e aumentare il traffico, i social network sono la nuova frontiera: da Facebook a Twitter, da Google+ a LinkedIn. Gestirli efficacemente è un lavoro che non può essere improvvisato ma richiede un’elevata professionalità. Bisogna riuscire a creare delle comunità interessate allo stesso argomento, nonché coinvolgere le persone e rispondere alle loro domande per risultare credibili, interessanti e autorevoli. È bene limitare il tono promozionale, per niente gradito: i risultati non si faranno attendere.