Macchine per il confezionamento dei prodotti farmacologici, la differenza tra i vari packaging

Le api spesso e volentieri sono attratte da colori appariscenti che spiccano rispetto a tutto quello che le circonda.

Noi umani ragioniamo nello stesso modo.

Quando giriamo nelle corsie dei supermercati, oltre ai prodotti che solitamente comperiamo veniamo sempre colpiti da tutte quelle confezioni che, rispetto al resto, vengono messe in risalto dai colori e dalla forma.

Progettare e studiare un packaging che faccia breccia nei cuori di chi la compra è l’intento dei grafici.

Prima di realizzare la confezione, viene solitamente eseguito uno studio strategico per capire le preferenze delle persone attraverso il supporto di un esperto del settore, solitamente uno psicologo.

L’obbiettivo finale di tutto lo studio è fare in modo che, al momento dell’acquisto, il cliente sia stregato, eccitato e desideroso di provare il nuovo prodotto.

Oltre alle api, possiamo paragonare il potenziale acquirente ad un bambino quando visita per la prima volta un nuovo parco giochi con nuove giostre da provare.

Parco giochi per adulti, i packaging che si trovano al supermercato

Il supermercato è da sempre uno dei luoghi mistici in cui rifugiarsi, non solo si va per fare la spesa ma anche per scoprire i nuovi prodotti che il mercato ci propone.

Questo è un luogo in cui il nostro cervello si sente a suo agio e si pone domande a cui non avrà mai risposta.

Tra le varie domande, oltre alla classica : “chissà come viene fatto un alimento”, si ha spesso la curiosità di sapere come mai una confezione è fatta in un modo rispetto ad un’altra.

Ovviamente non conoscendo il settore è difficile darsi delle risposte sensate, ma ragionando si possono tirare conclusioni che forse non sono del tutto sbagliate, anche perché ognuno ha una visione soggettiva.

Una confezione, oltre ad attirare la nostra attenzione, deve infondere fiducia: il packaging deve essere simbolo di purezza e di pulizia.

Ma se proviamo a cambiare luogo, troveremo gli stessi packaging?

La chiarezza del packaging dei farmaci

Adesso prova a pensare alla farmacia: questo ambiente spesso non è fonte di ricordi felici, infatti a volte causa sensazioni spiacevoli ed il nostro subconscio lo vede come un luogo da evitare quando si sta bene.

Quando si entra in una farmacia ci si ritrova davanti a diversi reparti: il reparto per i bimbi , che molto spesso si porta dietro una serie di bellissimi colori che attraggono e favoriscono l’acquisto anche di prodotti di cui non si ha molto bisogno; troviamo poi altri reparti come quello della profumeria, della cura della persona e cosi via.

Non so se hai mai notato che tra il reparto per bambini e il reparto adulti c’è una grande differenza, questo perché chi acquista dei pannoloni, piuttosto che delle salviettine, deve essere convinto che quel prodotto sia quello più giusto per le proprie esigenze, proprio come succede nei reparti del supermercato.

Se passiamo invece nel reparto da adulti, la situazione cambia e invece che prodotti dalle confezioni allegre e colorate, troviamo confezioni semplici e chiare.

La differenza che si trova tra queste due realtà è convalidata, difatti la creazione di un packaging per i farmaci avviene con tutt’altro scopo rispetto al caso precedente: vediamo quali sono le caratteristiche a cui deve rispondere per essere a norma.

Innanzitutto, per questo reparto si usano delle apposite macchine per il confezionamento dei farmaci , la cui progettazione avviene per rispondere alle esigenze che l’industria farmacologica richiede.

La confezione di un farmaco deve essere chiara, pulita e semplice da capire per chi lo deve usare, questo perché la non chiarezza porterebbe, molto probabilmente, danno sia alla persona che alla casa farmaceutica.

Sulla scatola devono esserci degli elementi che non possono proprio mancare, come ad esempio:

  • Il nome del farmaco;
  • Il principio del farmaco;
  • La scadenza;
  • Il quantitativo;
  • Codice braille.

Queste sono le sole e uniche informazioni che un farmaco deve contenere sulla sua confezione, qualsiasi modifica si voglia portare deve avvenire con l’autorizzazione del ministero della sanità.

Ricapitolando: è importante che il packaging di un farmaco sia chiaro e diretto, senza troppi fronzoli e con le poche ma giuste informazioni che servono per capire come usarlo e quando.