Scegliere ingredienti naturali, evitare piatti pronti e pietanze ricche di additivi è importante per cucinare in modo salutare, ma spessi ci si concentra su questi aspetti e si tende a sottovalutare un fattore altrettanto importante, ovvero i materiali con cui vengono realizzate pentole, stoviglie e accessori per la cucina.
Infatti, molti materiali possono provocare problemi di salute, ma anche interferire con la composizione e il sapore di alcuni cibi, rilasciando sostanze nocive. Ecco allora come orientarsi nella scelta degli utensili da cucina per preservare la propria salute.
Legno, belli da vedere, ma poco resistenti
Molti utensili da cucina sono realizzati in legno: questo materiale, che viene impiegato soprattutto per cucchiai, mestoli e spatole, ma anche per le ciotole, è decisamente uno dei più diffusi e antichi. Oggi, poi, si possono trovare anche utensili in bambù e teak, capaci di coniugare estetica e funzionalità. Infatti, gli accessori da cucina in legno sono belli da vedere, non graffiano le pentole e non si deformano. Tuttavia, sono molto sensibili all’umidità che può causare lo sviluppo di microrganismi, come batteri e muffe. Meglio sostituirli spesso ed evitare di utilizzarli a contatto con carne cruda o sostanze acide.
Alluminio, un materiale molto diffuso in cucina
Le pentole di rame, utilizzate nel passato, ma che spesso presentavano problemi di ossidazione pericolosi per la salute, sono state sostituite da quelle in alluminio. Questo materiale è utilizzato anche per la realizzazione di diversi utensili da cucina, anche destinati al settore professionale.
Il punto di forza dell’alluminio è sicuramente il peso contenuto che consente di produrre anche oggetti di grandi dimensioni. Tuttavia, si tratta di un metallo che tende a deformarsi facilmente e che ha una resistenza limitata se entra a contatto con sostanze acide o se viene lavato spesso con detergenti aggressivi.
Silicone, sicuro e pratico
Negli ultimi anni si stanno diffondendo gli utensili da cucina realizzati in silicone. Questo materiale è molto resistente, infatti può essere utilizzato anche nel forno ad alte temperature e facile da lavare. Inoltre, è sicuro, soprattutto se si scelgono prodotti conformi alla normativa europea e progettati per stare a contatto con gli alimenti, e molto pratico anche per l’ottima capacità d’isolamento termico.
Solitamente, infatti, le aziende che producono strumenti per la cucina in silicone, effettuano dei test e gli sottopongono a temperature particolarmente elevate per verificare che non vengano rilasciate sostanze nocive che possano andare a contaminare i cibi.
Non è un caso, infatti, che molte aziende che operano nel settore food & beverage si rivolgano alla Simast, un’azienda specializzata nello stampaggio di materia plastiche, gomma e silicone per diversi ambiti, dalla subacquea all’industria militare.
Plastica: pratica, ma poco sicura
Molti utensili e accessori da cucina sono realizzati in plastica. Sebbene questo materiale sia molto versatile e possa essere utilizzato dai contenitori ai taglieri, oltre a essere pratico perché adatto a essere lavato in lavastoviglie, è bene sapere che non è la soluzione migliore per la propria salute.
Infatti, anche se a prima vista sembra facile da lavare, la plastica tende ad accumulare batteri e microrganismi che non vengono rimossi con una semplice passata sotto l’acqua. Soprattutto se poi vengono danneggiati da abrasioni e tagli, gli utensili in plastica possono trasformarsi in un pericoloso ricettacolo per i batteri.