Quali sono le differenze tra i tessuti 100% cashmere, seta cashmere e cotone cashmere?

Il cashmere è sinonimo di lusso nel mondo della moda per il suo intrinseco pregio. Importante è puntare alla qualità, per indossare un capo prezioso ma contempo morbido, come solo il cashmere sa essere. Per chi dedica cura e attenzione a ciò che indossa, è consigliato leggere le etichette e conoscere le caratteristiche delle fibre, in questo modo potrete scegliere ciò che fa di più al caso vostro. Ad esempio i tessuti 100% cashmere, seta cashmere e cotone cashmere hanno caratteristiche differenti. Vediamo le peculiarità e le differenze di questi tre tessuti.

Cashmere, il massimo della pregiata morbidezza

Un capo in cashmere è il massimo della morbidezza, quando è puro al 100%, come i capi di www.cashmereisland.com. Dunque se volete il massimo della sofficità sulla pelle, non vi resta che orientarvi su capi in puro cashmere, per indossare vestiti di eccelsa qualità. Il capo in vero cashmere è sempre soffice e rappresenta un oggetto di lusso, quindi diffidate dalle imitazioni e orientatevi solo verso aziende che notoriamente si rifanno a standard di elevata qualità. Il cashmere, infatti, non solo deve essere puro ma anche subire una lavorazione che deve essere sopraffina. Un cashmere di ottima fattura si differenza notevolmente da uno di scarsa qualità. In primis è diverso al tatto con un grado di morbidezza superiore, inoltre un capo di cashmere 100%, anche se può costare di più, si prefigge come durevole nel tempo. Invece il cashmere scadente tenderà a sformarsi ad ogni lavaggio e a fare gli odiosi pallini.

Seta cashmere e cotone cashmere

Ogni volta che il cashmere viene mescolato con cotone o seta il naturalmente muta. Il segreto della morbidezza del cashmere si svela solo quando è puro, quindi non si può pretendere la medesima leggiadria, quando è affiancato da altre fibre. Tuttavia ci sono delle sostanziali differenze tra seta cashmere e cotone cashmere. Il cashmere è una lana davvero lussuosa e pregiata, ma non è un’esclusiva dell’inverno per le sue virtù termoregolatrici. Inoltre, quando incontra la seta o il cotone il risultato consiste in capi molto gettonati per l’estate. Ma seta e cotone sono diversi, quindi il mix da prodotti differenti. Entrambi gioveranno di alcune caratteristiche del cashmere, seppur con declinazioni differenti. Seta e cotone hanno un costo inferiore al cashmere e non godono della medesima morbidezza. La seta è infatti una fibra meno “soffice” rispetto al cashmere, tuttavia ha una conformazione che rende i colori vividi e brillanti. La seta cashmere, quindi, crea capi sofisticati, setosi e luminosi. Sia il cashmere che la seta sono due fibre di lustro, quindi il loro connubio crea capi interessanti. Il mix cotone/cashmere, invece, produce un genere di vestiario molto fresco, adatto per la calda stagione. Il cotone ha funzione traspirante, tuttavia non gode delle proprietà termo regolatrici del cashmere. Mentre la seta rimanda maggiormente a un’idea di eleganza, per outfit estivi, il cotone richiama a un senso di praticità che verte più sul quotidiano. Inoltre. mentre il cashmere tende a mantenere la forma del capo, il cotone potrebbe ritirarsi dopo i lavaggi. In entrambi i casi, è sempre consigliabile leggere le etichette per capire la percentuale di cashmere. Una percentuale infima disperderà le virtù del cashmere. Sul lavaggio è bene ricordare che il cotone prevede meno accortezze rispetto alla seta. Anche qui faranno fede le indicazioni dell’etichetta, naturalmente più cashmere ci sarà nel capo maggiore sarà il suo pregio e le relative premure nel conservarlo.