Le bottiglie d’acqua in alluminio riutilizzabili hanno recentemente guadagnato un certo prestigio come alternativa più verde e più sana ad alcuni tipi di plastica, che possono rilasciare sostanze chimiche dannose per la salute.
Tuttavia, alcuni studi dimostrano che le bottiglie in alluminio non sono del tutto innocue e, come per la plastica, il principale responsabile è il BPA (bisfenolo A). Una ricerca tutta italiana è riuscita inoltre a dimostrare che le borracce in alluminio rilasciano un quantitativo pericoloso di sostanze metalliche al loro interno. Ci sono quindi rischi concreti per la salute?
Alluminio e BPA
Le bottiglie d’acqua in alluminio sono generalmente considerate sicure, ma poiché l’alluminio è reattivo ai liquidi acidi, alcune sono rivestite con una resina epossidica che può contenere BPA.
Il BPA è una sostanza chimica industriale utilizzata per produrre bottiglie e lattine dagli anni ’60. Il bisfenolo A può penetrare nei prodotti alimentari, liquidi compresi, causando effetti comprovati sull’equilibrio endocrino, soprattutto nella fase dello sviluppo all’interno dell’utero e nella prima infanzia. Il BPA, pertanto, può alterare lo sviluppo dei sistemi riproduttivo, nervoso ed immunitario.
Se nell’adulto la tossicità del BPA sembra modesta tuttavia, il feto e il neonato, a causa delle loro ridotte dimensioni e minori capacità di metabolizzare, potrebbero risultare molto più vulnerabili.
Molti consumatori non sono consapevoli di questo problema, che vanifica lo scopo stesso di acquistare una borraccia in alluminio. Ma tutte le bottiglie d’acqua in alluminio contengono BPA? No. È qui che entra in gioco la tua ricerca. Molte bottiglie di alluminio ora sono rivestite con resine epossidiche prive di BPA, che le rendono del tutto sicure per la salute.
Borracce in alluminio: rilasciano metalli pericolosi?
Uno studio recentemente condotto dall’Università di Roma La Sapienza, ha messo in luce un ulteriore rischio. Se il vantaggio dell’uso di borracce in alluminio gioca a favore dell’ambiente, non si può dire lo stesso per la salute.
La ricerca condotta dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, ha dimostrato come le borracce in acciaio e alluminio rilascerebbero nell’acqua quantità ai limiti di legge di metalli. Il test è stato effettuato su un campione di 20 tipologie di borracce di materiali diversi, che sono state riempite e svuotate ripetutamente, con acqua demineralizzata, per 4 settimane. I risultati hanno evidenziato come, le borracce metalliche abbiano rilasciato il maggior quantitativo di alluminio, cromo, piombo, nichel, manganese, rame, cobalto.
Tuttavia, la ricerca rassicura sul fatto che la quantità di metalli rilasciati dalle borracce di metallo rientra nei limiti imposti per legge. Il problema si pone quando queste cessioni si sommano ai metalli spesso presenti nell’acqua potabile di rubinetto con il rischio, per chi usa abitualmente le borracce, di superare facilmente le soglie considerate sicure per la salute.
Come scegliere quindi una borraccia in alluminio priva di rischi? Innanzitutto bisogna vedere se è identificata con il marchio Ce o il simbolo per uso alimentare. Se si può risalire al produttore è possibile conoscere nello specifico i materiali con cui è realizzato il rivestimento interno. L’odore resta comunque una buona discriminante: se annusando la borraccia persiste un forte odore metallico, meglio orientarsi su altro.
Come per molti prodotti, spetta al consumatore fare attenzione. La ricerca è fondamentale per trovare la migliore borraccia riutilizzabile per le tue esigenze.