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Contratto chimico farmaceutico: retribuzione netta

Stipendio mensile medio nel settore dell’industria chimica farmaceutica

Il lavoro di ambito chimico farmaceutico è regolamentato dal proprio CCNL che ne stabilisce i diritti e lo stipendio. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, raramente, la retribuzione netta di un dipendente assunto con contratto chimico farmaceutico è inferiore a 1000 euro mensili. Questo settore, effettivamente, è uno tra quelli che risentito in maniera minima gli effetti della crisi economica.

I laureati in chimica CTF o industriale assunti con un contratto di livello medio-basso percepiscono uno stipendio mensile netto compreso tra i 1200/1500 euro. I lavoratori con ruoli di responsabilità maggiore arrivano a prendere tra i 1800/2200 euro al mese.

Ovviamente il tetto massimo non è assolutamente 2200 euro perché le cariche più prestigiose, come ad esempio quella del diretto ri di ricerca o certificatore, assicurano importi ancora più alti.

A partire da Gennaio 2018 è inoltre scattata una tranche di aumenti salariali suddivisi in base ai diversi settori di appartenenza. Essi seguono l’accordo del 27 giugno 2017 in cui è stato annunciato un adeguamento al ribasso dei minimi retributivi (22 euro in meno lordi, medi), considerato lo scostamento dell’inflazione del -1%.

Di seguito la tabella dei minimi retributivi dal 1 gennaio 2018 – Settore Chimico Farmaceutico Industria:
Euro 2.864,48 – Livello A1
Euro 2.674,59 – Livello A2
Euro 2.622,22 – Livello A3
Euro 2.411,98 – Livello B1
Euro 2.336,61 – Livello B2
Euro 2.112,65 – Livello C1
Euro 2.044,86 – Livello C2
Euro 1.975,26 – Livello D1
Euro 1.891,77 – Livello D2
Euro 1.847,76 – Livello D3
Euro 1.760,28 – Livello E1
Euro 1.684,14 – Livello E2
Euro 1.630,29 – Livello E3
Euro 1.590,04 – Livello E4
Euro 1.519,43 – Livello F