Demenza senile e alimentazione: impostare il corretto regime alimentare è fondamentale per il paziente

La demenza senile è una condizione caratterizzata da un declino progressivo delle funzioni cognitive, come la memoria, il pensiero, l’orientamento spaziale e la capacità decisionale. È spesso associata all’invecchiamento e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone colpite.

In Italia vi sono oltre 1 milione di persone affette da demenza senile e, a questo proposito, il Ministero della Salute ha elaborato il Piano Nazionale Demenze (PND), il quale mette in evidenza tutte le strategie per la promozione e il miglioramento della qualità dei servizi nel settore delle demenze al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti.

L’alimentazione svolge un ruolo importante per il mantenimento delle funzioni cognitive di un paziente che soffre di demenza senile. Sebbene non esista una dieta specifica che possa prevenire o guarire la demenza senile, una corretta alimentazione può contribuire a gestirne i sintomi.

Ma come impostare un corretto regime alimentare per i malati di demenza senile e che ruolo ha l’alimentazione nel benessere psicofisico del paziente? A chi affidarsi?

Demenza senile e alimentazione: la regolarità dei pasti e il bilanciamento dei nutrienti

Vi sono alcuni elementi da considerare quando si imposta un regime alimentare per i pazienti affetti da demenza senile:

  • La consistenza degli alimenti: alcuni pazienti possono sperimentare difficoltà a masticare e deglutire gli alimenti a causa della progressiva perdita di abilità motorie. Pertanto, potrebbe essere necessario adattare la consistenza degli alimenti per renderli più facili da mangiare;

Ad esempio, cibi morbidi o tritati possono essere più adatti rispetto a cibi duri o croccanti. In alcuni casi, potrebbe essere necessario anche l’uso di cibi liquidi o semiliquidi;

  • Fornire pasti regolari: stabilire una routine per i pasti può aiutare a mantenere una regolarità nella dieta del paziente. È fondamentale assicurarsi che vengano offerti pasti e spuntini nutrienti a orari fissi. Questo contribuisce a garantire un adeguato apporto calorico e nutrizionale;
  • Alimenti nutrienti e bilanciati: quado si elabora un piano alimentare per un soggetto affetto da demenza senile è importante includere una varietà di alimenti che possano fornire tutti i nutrienti necessari a mantenere in forze il paziente. Inoltre, i nutrienti sono fondamentali anche per il benessere psicologico, in quanto contribuiscono al buon umore e alla positività;
  • Idoneità degli alimenti: valutare l’idoneità degli alimenti in base alle preferenze e alle capacità del paziente è cruciale. Osservare attentamente le reazioni dei pazienti agli alimenti e tenere conto delle sue preferenze individuali può aiutare a creare una dieta che sia gradita e facilmente accettata.

Oltre a questi accorgimenti è fondamentale, laddove sia presente la necessità, assistere il paziente durante i pasti.

Inoltre, è di primaria importanza assicurarsi che il paziente sia adeguatamente idratato. La disidratazione, infatti, può peggiorare i sintomi della demenza senile, anche nelle sue diverse tipologie, come l’Alzheimer o la demenza fronto-temporale.

Quali alimenti scegliere per un malato di demenza senile?

Come affermato precedentemente, un’alimentazione equilibrata e un piano alimentare specifico e personalizzato, giocano un ruolo significativo nel miglioramento della condizione psico-fisica di un malato.

Recentemente è stata anche elaborata dai ricercatori del Rush University Medical Center una vera e propria dieta “anti-demenza”, ovvero un regime alimentare in grado di rallentare il decadimento cognitivo.

Quali sono gli alimenti che nel concreto aiutano un paziente che soffre di demenza senile e quali invece possono rivelarsi dannosi?

  • Grassi saturi e zucchero: alcuni studi hanno evidenziato una correlazione tra un’elevata assunzione di grassi saturi e zuccheri aggiunti e un aumento del rischio di demenza; zuccheri e grassi saturi sono alimenti infiammatori, ossia che stimolano la produzione di sostanza infiammatorie nel nostro corpo;
  • Antiossidanti: gli antiossidanti aiutano a proteggere le cellule cerebrali dai danni causati dai radicali liberi. Alcuni alimenti ricchi di antiossidanti includono agrumi, verdure a foglia verde scuro, noci e semi;
  • Grassi omega-3: l’omega 3 è fondamentale per ogni individuo. Fonti di Omega-3 sono il salmone, lo sgombro e le sardine, ma anche i semi di lino, chia e noci.

Le strutture ricettive e l’importanza di redigere piani alimentari personalizzati per i pazienti che soffrono di demenza senile

La demenza senile può influire negativamente sull’appetito rendendo estremamente difficile l’assunzione di tutti i nutrienti necessari.

Tra le varie complicazioni vi sono anche, come visto precedentemente, la progressiva perdita delle capacità di masticazione e deglutizione e l’alterazione del senso del gusto e dell’olfatto, cosa che può influenzare molto le preferenze alimentari del paziente.

Pertanto, è fondamentale che se i pazienti vengono affidati a strutture ricettive o a figure assistenziali, vengano redatti dei piani alimentari che possano incontrare le loro esigenze specifiche.

Un piano alimentare personalizzato tiene conto di tutte le necessità di un individuo, tra le quali rientrano:

  • Le preferenze alimentari;
  • Intolleranze o allergie;
  • Difficoltà nel nutrimento;
  • Patologie specifiche.

Il piano alimentare dovrebbe essere creato da un professionista sanitario specializzato e in collaborazione con il medico curante.

Se il paziente è seguito da una figura assistenziale è fondamentale assicurarsi che quest’ultima sia competente e professionale e che sappia migliorare la condizione psico-fisica del paziente stesso.

Importante, in questo caso, affidarsi ad un’agenzia badanti, la quale dispone di figure formate e competenti ed è in grado di redigere piani alimentari personalizzati specifici per ogni malato di demenza senile.

Adele Family Worker è un’agenzia badanti altamente specializzata, in grado di trovare la figura giusta per ogni paziente; elabora piani alimentare personalizzati per tutti i pazienti, assicurando un adeguato apporto di nutrienti e soddisfando tutte le esigenze e preferenze.

La creazione di un piano alimentare specifico per ogni paziente può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti, prevenendo la perdita di peso e la disidratazione e rendendo l’esperienza del nutrimento più piacevole anche a livello psicologico.