Da tempo in Italia si parla spesso di servizi di medicina digitale ed PNRR. Ma cosa sono questi servizi? E per cosa starebbe questo acronimo? Vediamo di fare chiarezza dettagliando pian piano tutto.
Il PNRR è Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con cui il governo italiano ha messo a disposizione una serie di risorse umane ed economiche, al fine di poter risollevare il Bel Paese dalla condizione critica messa in ginocchio dalla pandemia del Covid-19.
Cos’è il PNRR e qual è il suo obiettivo
Abbiamo appurato che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato introdotto (da un Decreto durante l’anno 2021), per rimettere in sesto l’economia italiana. Non si tratta però, soltanto di una misura economica volta a dare un aiuto alle famiglie meno abbienti, ma anche di uno strumento di crescita territoriale.
Infatti, il focus del PNRR è orientato a degli investimenti che favoriranno sia lo sviluppo della sanità digitale italiana che l’incremento di mezzi e soluzioni green, in modo tale da abbattere e ridurre drasticamente l’impatto ambientale evitando conseguenze come forte inquinamento e cambiamento climatico.
Ci vorrà tempo, soprattutto per gli ambiti che dovranno esser ricoperti dal PNRR, ovvero digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica ed inclusione sociale. Se fino ad oggi nessuno di tali argomenti è stato affrontato e risolto a pieno, è chiaro che vi sarà una evoluzione graduale.
Che cosa sono i servizi di medicina digitale e cosa c’entra il PNRR?
Quanto ai servizi di medicina digitale cerchiamo di approfondire il termine esatto delle frasi. In inglese, viene definito esattamente eHealth. È sufficiente comprendere quante start-up sono nate negli ultimi anni proprio per favorirà una crescita digitale sanitaria.
Attraverso i servizi di medicina digitale sarà dunque molto facile e veloce ottenere servizi e prestazioni mediche secondo le nostre esigenze. Un esempio pratico lo troviamo da cup solidale: una valida alternativa al ssn.
Le aziende eHealth hanno l’obiettivo di migliorare il monitoraggio, la gestione e la comunicazione che ad oggi risulta assente tra operatori socio sanitari e pazienti. Infatti, da un’analisi di mercato si può appurare la difficoltà dei cittadini italiani, non solo a prenotare esami, operazioni e semplici visite mediche, ma anche ad instaurare un contatto con operatori CUP.
Gli operatori CUP – per chi non ne fosse a conoscenza – sono degli addetti al telefono, assunti dal Centro Unico per le Prenotazioni. La loro mansione dovrebbe esser quella di garantire ai richiedenti, di fissare le prenotazioni di esami ed operazioni nei tempi prestabiliti.
Il problema è proprio questo, tra assenza di capienza in strutture e poco personale sanitario, i cittadini prima di riuscire a prenotare un esame devono aspettare mesi se non addirittura in alcuni casi, anche anni.
Nasce l’esigenza delle piattaforme eHealth.
Si tratta di piattaforme internet, al cui interno vengono forniti accessi a pazienti ed operatori sanitari, in modo tale che tra loro possa instaurarsi una miglior comunicazione, evitando di fatto di perdere tempo attendendo file infinite tra chiamate e prenotazioni mai confermate.
Nell’area riservata – previa privacy dei propri dati – il paziente potrà monitorare la sua condizione clinica (con relativa storicità), aver accesso alle prescrizioni mediche e prenotare velocemente visite ed esami specifici.
I consigli da seguire per la salute:
Ovviamente tutti noi possiamo evitare tantissime patologie facendo un’attività costante di prevenzione.
Facendo ad esempio dei semplici esercizi di ginnastica direttamente a casa, smettendo di fumare (il fumo è una delle piaghe della nostra società e causa moltissime patologie proprie dei fumatori), e cercando di mantenere il nostro corpo in salute facendo una dieta sana ed equilibrata.
Il sistema sanitario nazionale sarebbe molto meno intasato se tutti seguissero questi semplici consigli.
Ne guadagnerebbero tutti in termini di salute ed economia.